11. Dic. 1821.
[2245,1] La sola virtù che sia e costante ed attiva, è quella
ch'è amata e professata per natura e per illusioni, non quella che lo è per sola
filosofia, quando anche la filosofia porti alla virtù, il che non può fare se
non mentre ell'è imperfetta. Del resto osservate i romani. La virtù fondata
sulla filosofia non esistè in Roma fino a' tempi de' Gracchi. Virtuosi per filosofia non
furono mai tanti in roma, quanti a' tempi de' Tiberi, Caligola, Neroni, Domiziani. Troverete
nell'antica Roma dei Fabrizi (nemicissima della filosofia, come si sa dal fatto di Cinea) dei Curii ec. ma dei Catoni[(Cato
Maior; Cato Minor)], dei Bruti stoici non li troverete.
2246 Or bene
che giovò a Roma la diffusione l'introduzione della virtù
filosofica, e per principii? La distruzione della virtù operativa ed efficace, e
quindi della grandezza di Roma. (11. Dic.
1821.).