3. Sett. 1823.
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Scrissero, vissero, dissero, videro, diedero, tennero e simili innumerabili, quasi da scripsĕrunt, vixĕrunt, dixĕrunt, vidĕrunt, dedĕrunt, tenuĕrunt. Così veramente dissero molti poeti, massime i più antichi, e che tal pronunzia fosse {o restasse} propria del volgo romano, il quale conservasse anche in questo l'antichità e {+la trasmettesse fino a noi,} si può raccogliere da certi versi popolari portati da Svetonio in Jul. Caes. cap. 80 §. 3. (dove si veggano le note del Pitisco ec.), {che correvano in Roma} sugli ultimi tempi di Giulio Cesare. Dico popolari, {#1. lo dice Svetonio nello stesso cit. luogo: vulgo canebantur.} e in fatti si paragonino con quelli riportati dal medesimo Svetonio
ib. cap. 49. §. 7., ch'erano cantati dalla soldatesca di Cesare. (3. Sett. 1823.).