8. Dicembre. 1820.
[390,1] L'immaginarsi di essere il primo ente della natura
{e che il mondo sia fatto per noi,} è una
conseguenza naturale dell'amor proprio necessariamente coesistente con noi, e
necessariamente illimitato. Onde è naturale che ciascuna specie d'animali
s'immagini, se non chiaramente, certo confusamente e fondamentalmente la stessa
cosa. Questo accade nelle specie o generi rispetto agli altri generi o specie.
Ma proporzionatamente lo vediamo accadere anche negl'individui, riguardo, non
solo alle altre specie o generi, ma agli altri individui della medesima
specie.
[391,1]
391 Il bene non è assoluto ma relativo. Non è assoluto
nè primariamente o assolutamente nè secondariamente o relativamente. Non
assolutamente perchè la natura delle cose poteva esser tutt'altra da quella che
è; non relativamente, perchè in questa medesima natura tal qual esiste, quello
ch'è bene per questa cosa non è bene per quella, quello che è male per questa è
bene per quell'altra, cioè gli conviene. La convenienza è quella che costituisce
il bene. L'idea astratta della convenienza si può credere la sola idea assoluta,
e la sola base delle cose in qualunque ordine e natura. Ma l'idea concreta di
essa convenienza è relativa. Non si può dunque dire che un essere sia più buono
di un altro, cioè abbia o contenga maggior quantità o somma di bene, perchè il bene non è bene se non in quanto conviene
alla natura degli esseri rispettivi. Solamente, {questo} si può dire degl'individui rispetto agli altri individui
della stessa specie. Ogni specie dunque, ed ogni individuo in quanto è conforme
alla natura della sua specie, è perfetto, e possiede la perfezione: (perfezione
relativa, ma non essendoci perfezione assoluta, cioè tipo di perfezione, nessun
essere o specie è più perfetta di un'altra) possiede tutto il bene che è bene
per
392 lui, perchè il resto non sarebbe bene: è tanto
buono quanto può essere, perchè per lui non c'è buono fuori della sua natura;
anzi fuori di questa, tutto è per lui cattivo, perchè non c'è bene assoluto.
Tutto ciò tanto nel fisico che nel morale. (8. Dicembre. 1820.).
{{Questo io credo che sia il sistema (Leibniziano se non erro)
dell'Ottimismo.}}