5. Dec. 1823.
[3940,1]
3940 A proposito dell'antico fuo di cui altrove [pp. 2821-23]
[p.
3735]
[p.
3742], osservisi ch'egli è originariamente lo stesso di fio da ϕύω, mutato l'υ in
i, come in silva,
laddove in fuo è mutato in u. E questa osservazione di fuo e fio si applichi al detto da me in più luoghi [p. 1277]
[pp. 2152-53]
[pp. 2824-25] sì circa lo scambio reciproco delle vocali u ed i, sì circa la
pronunzia latina del greco υ, la quale forse, anche
antichissimamente, come poi (a' tempi di Cic. di Marziano ec.)
quella dell'y, fu tra l'i e
l'u (cioè pronunzia di u
gallico), come si può congetturare si[sì] dal
veder l'u greco ora cambiato in u ora in i, sì dal vederlo talora in una
stessa parola cambiato nell'uno e nell'altro, come in ϕύω - fuo - fio, che antichissimamente dovettero
esser un sol verbo e per significato e per tutto, sì dallo stesso scambio
reciproco dell'u e dell'i sì
frequente in latino, come appunto tra fuo e fio, e in mille altre voci. ec. ec. (5. Dec.
1823.).