14. Dec. 1823.
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Alla p. 3965.
I posteriori poi (com'Abideno, Arriano nell'Indica,
Teocrito ec.), benchè già nato e
stabilito e formato il dialetto comune e la letteratura nazionale, e prevaluto
eziandio l'Attico, scrissero negli altri dialetti particolari {+nativi loro o alieni,} perchè
nobilitati da autori di grido che gli avevano usati quando ancor non v'era
dialetto comune, o non ben formato nè fermamente applicato e aggiustato
adequatamente alla letteratura. Il qual mal vezzo non ha avuto luogo in
italia, se non se in qualche scrittorello non mai
divenuto (come Teocrito ec.)
nazionale, e di poco giudizio; perchè buoni scrittori non si son dati a scrivere
in altra lingua che nella comune, e ciò a causa che i dialetti particolari non
avevano avuta la sorte di esser nobilitati da veruno insigne scrittore (benchè
molti scrittori avessero) prima della formazione ec. del linguaggio comune e
della letteratura. (Del resto non pare che opere gravi scritte in dialetti particolari, fuorchè nell'Attico, dopo
la esistenza ec. del comune, avessero gran fortuna nè fama nè pure in
grecia, nè che veramente grandi o insigni ne fossero
mai gli autori. Luciano
de scribenda historia si burla di
uno {+suo contemporaneo} che avea
scritto in dialetto ionico, come anche dell'affettato Atticismo di altri. Dionigi d'Alicarnasso compatriota d'Erodoto scrisse sì la storia sì il resto
nell'attico o comune).
3983 Bensì quanto al toscano
considerato come dialetto particolare, l'italia si
rassomiglia alla grecia ed al suo attico proprio, per l'uso che gli autori anche
insigni ne fecero, sì toscani nativi o attici nativi, sì forestieri, adoprandolo
esclusivamente o principalmente ec. Però anche in grecia
come in italia questo usare un dialetto, ancorchè
nobilitato da molti scrittori ec. e prevalente ec., invece del comune, e massime
l'abuso di esso e le smorfie, e massime nei non nativi, fu deriso dai più savi
ec. benchè più ragionevole ciò fosse in grecia che {in italia} per molte cagioni, e
fra l'altre che il dialetto attico propriamente detto era stato usato, e fu
usato di mano in mano da autori veramente insigni e sommi, come Platone ec. Non così, strettamente
parlando, il toscano proprio ec. che non è {+veramente} la lingua neppur de' sommi italiani
scrittori, nativi toscani, Dante, Petrarca e Boccaccio, nè d'altri sommi toscani ec. (14. Dec.
1823.).