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14. Dec. 1823.

[3982,2]  Alla p. 3965. I posteriori poi (com'Abideno, Arriano nell'Indica, Teocrito ec.), benchè già nato e stabilito e formato il dialetto comune e la letteratura nazionale, e prevaluto eziandio l'Attico, scrissero negli altri dialetti particolari {+nativi loro o alieni,} perchè nobilitati da autori di grido che gli avevano usati quando ancor non v'era dialetto comune, o non ben formato nè fermamente applicato e aggiustato adequatamente alla letteratura. Il qual mal vezzo non ha avuto luogo in italia, se non se in qualche scrittorello non mai divenuto (come Teocrito ec.) nazionale, e di poco giudizio; perchè buoni scrittori non si son dati a scrivere in altra lingua che nella comune, e ciò a causa che i dialetti particolari non avevano avuta la sorte di esser nobilitati da veruno insigne scrittore (benchè molti scrittori avessero) prima della formazione ec. del linguaggio comune e della letteratura. (Del resto non pare che opere gravi scritte in dialetti particolari, fuorchè nell'Attico, dopo la esistenza ec. del comune, avessero gran fortuna nè fama nè pure in grecia, nè che veramente grandi o insigni ne fossero mai gli autori. Luciano de scribenda historia si burla di uno {+suo contemporaneo} che avea scritto in dialetto ionico, come anche dell'affettato Atticismo di altri. Dionigi d'Alicarnasso compatriota d'Erodoto scrisse sì la storia sì il resto nell'attico o comune).  3983 Bensì quanto al toscano considerato come dialetto particolare, l'italia si rassomiglia alla grecia ed al suo attico proprio, per l'uso che gli autori anche insigni ne fecero, sì toscani nativi o attici nativi, sì forestieri, adoprandolo esclusivamente o principalmente ec. Però anche in grecia come in italia questo usare un dialetto, ancorchè nobilitato da molti scrittori ec. e prevalente ec., invece del comune, e massime l'abuso di esso e le smorfie, e massime nei non nativi, fu deriso dai più savi ec. benchè più ragionevole ciò fosse in grecia che {in italia} per molte cagioni, e fra l'altre che il dialetto attico propriamente detto era stato usato, e fu usato di mano in mano da autori veramente insigni e sommi, come Platone ec. Non così, strettamente parlando, il toscano proprio ec. che non è {+veramente} la lingua neppur de' sommi italiani scrittori, nativi toscani, Dante, Petrarca e Boccaccio, nè d'altri sommi toscani ec. (14. Dec. 1823.).