24. Dec. Vigilia del S. Natale. 1823.
[3998,2] Diminutivi greci positivati. Μόριον. V. il
Lessico con tutti i suoi composti, derivati ec. (e così i
composti, derivati ec. degli altri diminutivi greci positivati, altrove notati
da me p. 3618
p.
3975). Μορίς ίδος, μερίς μερὶδος. ᾽Αγγεῖον. Se questo è veramente
diminutivo come dice la Gramm. di
Padova, non solo è positivato, ma se ne fa un
sopraddiminutivo, cioè ἀγγείδιον, e notisi anche in greco l'uso de'
sopraddiminutivi ec. benchè qui una sola delle due diminuzioni avrebbe vigore
ec. Si può credere che moltissime voci greche in ιον, in ίς ίδος, o in alcuna
delle tante forme diminutive usitate in questa lingua (v. il Weller), sieno diminutivi positivati, benchè non si abbiano
i positivi, o questi non si usino ora che in senso ben diverso, e per tali e
simili {+e qualunque} cagioni quei
nomi non sieno considerati dai Gramm. per originariamente diminutivi (p. e.
ἰσχίον, {#1. κοράλλιον o κουράλιον,
βαλάντιον, σίλϕιον (il derivato σιλϕῶδες mostra un posit. di σίλϕιον, perchè
da questo sarebbe σιλϕιῶδες) V. p.
4018. ec.}). Così accade nel lat. nelle lingue moderne ec. E
quel che dico de' nomi si può stendere all'altre voci ec. (24. Dec.
Vigilia del S. Natale. 1823.).