18. Febbraio. Domenica di Sessagesima. 1827.
[4247,2]
Cano is, con - cino is ec. - Vati - cinor
aris, ec. buccinare ec. V. Forc.
[4248,1]
4248
ἐϑέλειν
*
per δύνασϑαι
*
. V. Casaub.
ad Athenae. l. 8. c. 10. sulla
fine.
{+
Plat. ed Astiit. 4. p. 104. lin. 23. p. 200. lin. 9.
}
[4248,2] μοχϑηρος ha diverso accento quando si scrive per infelice e quando per malvagio; μóχϑηρoς o μoχϑηρός; come ho notato altrove [p.
3343]
[p.
4213] di πονηρoς. Puoi vedere Casaub.
ad Athenae. l. 8. c. 10. titul. et
init.
[4248,3] Del digamma eolico v. Casaub.
ad Athenę. l. 8. c. 11. due volte.
[4248,4] Al detto altrove [pp. 3569-70] di curtus, cortar, scortare,
scorciare, accorciare ec. aggiungi accortare.
[4248,5]
Metior
iris - metor
aris. Ed anche metio (Lattanz. ha metiebantur passiv.) e meto.
[4248,7] 'Pακεία - racaille. V. Casaub.
ad Athenae. l. 9. c. 5.
{{Sottosopra, sossopra, sozzopra ec. - ἄνω
κάτω.}}
[4248,9] Certo molte cose nella natura vanno bene, cioè vanno
in modo che esse cose si possono conservare e durare, che altrimenti non
potrebbero. Ma infinite (e forse in più numero che quelle) vanno male, e sono
combinate male, sì morali sì fisiche, con estremo incomodo delle creature; le
quali cose di leggieri si sarebbono potute combinar bene. Pure perch'elle non
distruggono l'ordine presente delle cose, vanno naturalmente e regolarmente
male, e sono mali naturali e regolari. Ma noi da queste non argomentiamo già che
la fabbrica dell'universo sia opera di causa non intelligente; benchè da quelle
cose che vanno bene crediamo poter con certezza argomentare che l'universo sia
fattura di una intelligenza. Noi diciamo che questi mali sono misteri; che
paiono mali a noi, ma non sono, benchè non ci cade in mente di dubitare che
anche quei beni sieno misteri, e che ci paiano beni e non siano. Queste
considerazioni confermano il sistema di Stratone da Lampsaco, spiegato da me in un'operetta a posta.
(18. Febbraio. Domenica di Sessagesima. 1827.).