9. Marzo. 1827. Recanati.
[4253,2] +[p. 4252,1]
le contraddizioni al nostro medesimo usato metodo e andamento di discorrere.
[4253,3] Il bambino, quasi appena nato, farà dei moti, per li
quali si potrebbe intender benissimo che egli conosce l'esistenza della forza di
gravità dei corpi, in conseguenza della qual cognizione egli agisce. Così di
moltissime altre cognizioni fisiche che tutti gli uomini hanno, e che il bambino
manifesta quasi
4254 subito. Forse che queste
cognizioni e idee sono in lui innate? Non già: ma egli sente in se ben tosto, e
nelle cose che lo circondano, che i corpi son gravi. Questa esperienza, in un
batter d'occhio, gli dà l'idea della gravità, e gliene forma in testa un
principio: del quale di là a pochi momenti gli parrebbe assurdo il dubitare, e
il quale ei non si ricorda poi punto come gli sia nato nella testa. Il simile
accade appunto nei principii e morali e intellettuali. Ma le idee fisiche ognun
concede e afferma non essere innate: le morali, signor sì, sono. Buona pasqua
alle signorie vostre. (9. Marzo. 1827. Recanati.).