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17. Dec. 1823.

[3990,3]  Teschio non è certamente altro che un testulum o testulus da testa per capo, mutato al solito l'ul in i, e il t in ch per proprietà della nostra lingua, massime antica e toscana che dice {p. e.} schiantare e stiantare, schiacciare e stiacciare, e mastio per maschio (mutando per lo contrar. il ch in t) ec. ec. Come da vetulus, vecchio, del che altrove {Puoi ved. la p. 3992. capoverso 3. e la p. 3753. marg.} così da testulum teschio; e se vecchio è da un veculus o contrazione di vetusculus ec. (e così viejo, vieil) nello stesso modo da testa potrà essersi fatto tesculum (come da vetus veculus) o teschio esser contrazione di testiculum ec. Testula si trova da testa femmin. Or avvi anche testum e  3991 testu neutro. V. Forc. E pel latino testa noi diciamo testo masch. V. il Gloss. i franc. spagn. ec. La parola teschio par che mostri che la voce testa nel volg. lat. si usava particolarmente per denotare il cranio ec. e ciò rende tanto più verisimile la metafora da testa (coccia) a testa (capo) e l'analogia ec. Siccome viceversa le cose da me dette p. 32 p. 3516 intorno a testa ec. confermano le presenti. Da teschio ben si può argomentare a testa e viceversa, essendosi già dimostrato con tanti esempi l'uso de' diminutivi in vece e nel senso appunto de' positivi in latino e nelle lingue moderne. Teschio o {{testulum}} dovette forse essere in principio un mero diminutivo positivato cioè significare il medesimo che testa preso o per capo o per cranio particolarmente ec. Del resto circa questa voce v. il Gloss. i francesi e spagnuoli ec. (17. Dec. 1823.).