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5. Luglio 1820.

[153,2]  Io stimo che molte parole antiche che si credono di diversissima origine, non sieno derivate {da} altro che da antichissimo errore di scrittura, che le ha diversificate, mentre erano una sola. Mi porta a crederlo la somiglianza {materiale} delle lettere o sia dei caratteri, e l'uniformità del significato. P. es. δασὺ vuol dire lo stesso che λάσιον, e il λάμβδα Λ e il δέλτα Δ sono due caratteri somigliantissimi, e facilissimi a esser confusi nelle scritture. Io non posso pensare che queste due parole di uno stessissimo significato, e uguali eccetto nella terminazione {che non fa caso,} e nella prima lettera di cui si disputa, non abbiano che far niente fra loro. E credo che si potrebbero addurre molti altri esempi simili sì greci come latini, dove la mutazione di una lettera o due,  154 con altre compagne nella figura, ha tolto ai grammatici il sospetto della loro unicità nell'origine. (5. Luglio 1820.).