28. Maggio 1821.
[1101,1]
Alla p. 1075.
Da queste osservazioni risulta che l'uomo senza favella è altresì incapace di
concepire definitamente e chiaramente una quantità misurata
1102 in questo modo: p. e. una lunghezza di cento passi. Giacch'egli
non può concepire questo numero definito di cento passi. Così discorrete di
tutte le altre cose o idee (e sono infinite) che l'uomo concepisce chiaramente
mediante l'idea de' numeri. E da ciò solo potrete argomentare l'immensa
necessità ed influenza del linguaggio, e di un linguaggio distinto e preciso ne'
segni, sulle idee e le cognizioni dell'uomo. (28. Maggio 1821.).
{{V. p. 1394. capoverso 1.}}