7. Nov. 1821.
[2065,1] Le dette circostanze della lingua latina, rendendola
poco libera, siccome necessariamente accade a tutte le lingue scritte, e
letterature che sono strettamente influite dalla società, il che le rende strette suddite dell'uso, come in
Francia, dovevano render la lingua latina {scritta, e la letteratura,} come la francese,
facilissima a corrompersi, ossia a degenerare, o perdere l'indole sua primitiva,
o quella della sua formazione; perocchè l'uso cambia continuamente, massime
cambiandosi le circostanze dei popoli, come accadde in
Roma; e la lingua scritta, e letteratura latina,
dipendendo
2066 in tutto da quest'uso, doveva per
necessità cambiar presto di faccia, come ho predetto alla francese, e l'evento
della lingua e letteratura latina, conferma la mia predizione. E le circostanze
avendo portato che gli scrittori che succedettero al secolo di Cic. e di Aug. non fossero gran cosa, perciò noi (come quelli che
in quei tempi furono di buon gusto) chiamiamo questo cambiamento (per altro
inevitabile) della lingua e letteratura latina, corruzione, e molto più quello,
parimente inevitabile, che accadde, e venne continuamente accadendo ne'
successivi tempi. In somma la lingua latina {scritta}
doveva per necessità, cambiar di forma di secolo in secolo continuamente, e così
fece, ma siccome i secoli seguenti furono corrotti, e poveri o scevri di buoni
scrittori e letterati, {(dico buoni per se stessi, come un
Cic. o un Virg.)} perciò i cambiamenti ch'ella
inevitabilmente dovea soffrire e soffrì, si chiamano
2067 e furono corruzioni. (7. Nov. 1821.).