28. Maggio. 1824.
[4094,2] Non solo gli antichi avevano tanto alta idea della natura umana che la stimavano poco inferiore alla divina, come ho detto altrove pp. 3494-97
pp. 3544-45
p. 4048
p. 4050
p. 4076 parlando de' semidei, ma credevano ancora le anime nostre parenti, emanazioni, parti della divinità, divine esse stesse, e quasi dee (τὸ ἐν ἡμῖν ϑεῖον). Della quale opinione non già volgare, anzi propria de' filosofi, e questi molti e diversi, vedi fra i mille luoghi degli antichi, Cic.
de Divin. l. 1. c. 30. 49. l. 2. c. 11. 58.
Virg.
Georg. l. 4. v. 219. sqq. e quivi Servio ec. (28. Maggio. 1824.) {{Cic.
de nat. deor. l. 1. c. 11. 12.
Vedilo anche ib. 2. c. 53. fin. 62. principio.}}