Recanati. 27. Feb. ult. di Carnovale. 1827.
[4248,10] Αλλος ridondante. V. Casaub.
ad Athenae. l. 9. c. 10. dopo il mezzo, dove il Casaub. non pare avere atteso a questa proprietà del grecismo, nè compresala bene.
[4248,11]
Alla p. 4184. Del resto io posso per la mia inclinazione alla monofagia, esser paragonato all'uccello che i greci chiamavano porfirione, se è vero quel che ne raccontano Ateneo ed Eliano, che quando esso mangia, abbia a male i testimoni. V. Casaub.
ad Athenae. 9. c. 10. sotto il principio. {{V. p. 4422.}}
[4249,1]
4249
Giuoco di mano, giuoco di villano, is a very true saying, among the few true sayings of the Italians.
Chesterfield
Letters to his son, lett. 259. Il conte di Chesterfield era veramente molto pratico e della lingua, ed anche dei particolari e minuti detti usuali nel nostro parlar familiare. Nè io disapproverei molti de' suoi giudizi circa la letteratura e le cose nostre, come p. e. quello circa il Petrarca
(lett. 217.), simile al parer del Sismondi: Petrarca
is, in my mind, a sing-song love-sick Poet; much admired, however, by the Italians: but an Italian, who should think no better of him than I do, would certainly say, that he deserved his Laura better than his Lauro (alludendo alla coronazione del Poeta in Roma); and that wretched quibble would be reckoned an excellent piece of Italian wit.
{+V. qui sotto [p. 4249,4].} Il qual giudizio troverà pochi approvatori in Italia fuori di me. Ma quello dei nostri detti e proverbi, è certamente falso ec. (Può servire per un articolo sopra i proverbi). (Recanati 27. Feb. ult. di Carnovale. 1827.).