Poesia moderna, sempre malinconica; non così l'antica.
Modern poetry is always melancholic, not so the ancient.
3976,1[3976,1] Non è propria de' tempi nostri altra poesia che la
malinconica, nè altro tuono di poesia che questo, sopra qualunque subbietto ella
possa essere. Se v'ha oggi qualche vero poeta, se questo sente mai veramente
qualche ispirazione di poesia, e va poetando seco stesso, o prende a scrivere
sopra qualunque soggetto, da qualunque causa nasca detta ispirazione, essa è
certamente malinconica, e il tuono che il poeta piglia naturalmente o seco
stesso o con gli altri nel seguir questa inspirazione (e senza inspirazione non
v'è poesia degna di questo nome) è il malinconico. Qualunque sia l'abito, la
natura, le circostanze ec. del poeta, pur ch'ei sia di nazione civile, così gli
accade, e come a lui così a un altro che non avrà di comune con lui se non
questo solo. ec. Fra gli antichi avveniva tutto il contrario. Il tuono naturale
che rendeva la loro cetra era quello della gioia o della forza {+della solennità} ec. La poesia loro
era tutta vestita a festa, anche, in certo modo, quando il subbietto l'obbligava
ad esser trista. Che vuol dir ciò? O che gli antichi avevano meno sventure reali
di noi, (e questo non è forse vero), o che meno le sentivano e meno le
conoscevano, il che viene a esser lo stesso, e a dare il medesimo risultato,
cioè che gli antichi erano dunque meno infelici de' moderni. E tra gli antichi
metto anche, proporzionatamente, l'Ariosto ec. (12. Dec. 1823.).