[2053,1]
2053 La sola vastità desta nell'anima un senso di
piacere, da qualunque sensazione fisica o morale, ella provenga, e per mezzo di
qualunque de' cinque sensi. Un salone ampio e disteso, alle cui estremità appena
giunge la vista, piace sempre; e massime se se ne nota bene la vastità, per non
essere interrotta da colonne, p. e. o altri oggetti, che sminuzzino la
sensazione. Piace la vastità, in quanto vastità, anche nelle sensazioni
assolutamente dispiacevoli, sebbene il dispiacere essendo vasto, paia che debba
essere, e sia per una parte maggiore.
[2629,2] A ciò che ho detto altrove delle voci ermo, eremo, romito, hermite, hermitage, hermita ec.
tutte fatte dal greco ἔρημος, aggiungi lo spagnuolo ermo, ed ermar (con ermador ec.) che significa desolare,
vastare, appunto come il greco ἐρημόω. (3. Ottobre. 1822.).
{+Queste voci e simili
sono tutte poetiche per l'infinità o vastità dell'idea ec. ec. Così la
deserta notte, e tali immagini di solitudine, silenzio
ec.}
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