1. Ott. 1821.
[1822,1] Quanto una lingua è più ricca e vasta, tanto ha
bisogno di meno parole per esprimersi, e viceversa quanto è più ristretta, tanto
più le conviene largheggiare in parole per comporre un'espressione perfetta. Non
si dà proprietà di parole e modi senza ricchezza e vastità di lingua, e non si
dà brevità di espressione senza proprietà. Quindi la lingua francese che certo
non può gloriarsi di vastità (altrimenti non sarebbe universale), si gloria
indarno di brevità; quasi che la brevità de' periodi fosse lo stesso che la
brevità dell'espressione, o che slegatura e
1823 e
brevità fossero una cosa. V. il Sallustio di Dureau Delamalle. t. 1. p. CXIV. (1.
Ott. 1821.).