25. Luglio. dì di San Giacomo. 1823.
[3027,2] Ho discorso altrove p. 826 di
quel luogo di Cic. nella Vecchiezza, dove dice che l'animo nostro, non si sa come,
sempre mira alla posterità ec. e ne deduce ch'egli abbia un sentimento
naturale della sua propria eternità e indestruttibilità. Ho mostrato come questo
effetto viene dal desiderio dell'infinito, ch'è una conseguenza dell'amor
proprio, e dal continuo ricorrer che l'uomo fa colla speranza
3028 al futuro, non potendo esser mai soddisfatto del presente, nè
trovandovi piacere alcuno, e d'altronde non rinunziando mai alla speranza, fino
a trapassar con essa di là dalla morte, non trovando più in questa vita dove
ragionevolmente fermarla. Ma il suddetto effetto non è naturale. Esso viene
dall'esperienza già fatta, che la memoria degli uomini insigni si conserva, dal
veder noi medesimi conservata presentemente e celebrata la memoria di tali
uomini, e dal conservarla e celebrarla noi stessi. Onde introdotta nel mondo
questa fama superstite alla morte, essa è stata ed è bramata e cercata, come
tanti altri beni {+o di opinione o
qualunque,} di cui la natura niun desiderio ci aveva ispirato, e che
sono comparsi nel mondo di mano in mano per varie circostanze, non da principio,
nè creati dalla natura. Nei primissimi principii della società, quando ancor non
v'era esempio di rammemorazioni e di lodi tributate ai morti, neppur gli uomini
coraggiosi e magnanimi, quando anche desiderassero la stima de' loro compagni e
contemporanei, pensarono mai
3029 a travagliare per la
posterità, nè, molto meno, a trascurare il giudizio de' presenti per proccurarsi
quello de' futuri, o rimettersi alla stima de' futuri. Che se il tempo che ho
detto, colle circostanze che ho supposte non v'è mai stato, supponendo però
ch'egli sia stato o sia mai per essere in alcun luogo, certamente ne verrebbe
l'effetto che ho ragionato, cioè che niuno benchè magnanimo, benchè insigne tra'
suoi connazionali o compagni, avrebbe o concepirebbe alcuna cura o pensiero
della posterità. (25. Luglio. dì di San Giacomo. 1823.).