17. Nov. 1820.
[333,1] La natura può supplire e supplisce alla ragione
infinite volte, ma la ragione alla natura non mai, neanche quando sembra
produrre delle grandi azioni: cosa assai rara: ma anche allora la forza
impellente e movente, non è della ragione ma della natura. Al contrario togliete
le forze somministrate dalla natura, e la ragione sarà sempre inoperosa e
impotente.
[334,1]
334 Non c'è uomo costituito in carica o dignità, il
quale confessi di averla cercata, e non dica o voglia fare intendere d'esserne
stato rivestito spontaneamente, anzi contro sua voglia ec. Gl'incarichi, le
dignità, gli onori, ciascuno li cerca, e nessuno gli ha cercati.
[334,2]
Laerzio
Vit.
Speusippi l. 4 seg. 2. dice di Speusippo: Οὗτος πρῶτος,
καϑά ϕησι Διόδωρος ἐν
ἀπομνημονευμάτων πρῶτῳ, έν τοῖς μαθήμασιν ἐϑεάσατο τὸ κοινὸν καὶ
συνῳκείωσε καϑ'ὅσον ἦν δυνατὸν ἀλλήλοις
*
. Questo è notabile
nei progressi dello spirito umano. Ma non so quanto sia vero perchè Platone aveva già riunite e legate nel suo
sistema filosofico la fisica (compresa l'astronomia), la metafisica, la morale,
la politica e le matematiche. È noto fra le altre cose il motto della sua
scuola: non entri nessuno se non è geometra. V. la nota d'Is. Casaubono al
detto passo. (17. Nov. 1820.).