Recanati. 13. Dic. 1828.
[4426,1]
4426
Alla p. 4415.
Dante, dal quale egli
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(il Monti) tolse
l'arte di ben fissare la fantasia del lettore sul luogo della scena,
verseggiando la Geografia spesse volte assai più maestrevolmente che
Dante stesso non faccia; e
l'arte più notabile ancora, che in Dante stimava Rousseau, di chiamare le cose coi nomi lor propri.
*
[Tommaseo]
Antolog. di Fir. Ottob. 1828. vol. 32.
num. 94. p. 177.
(Recanati 13. Dic. 1828.).