[953,1] Osservo ancora che l'italiano è derivato dalla
corruzione del latino, così che le parole e i modi della bassa latinità, se sono
barbare rispetto al latino, nol sono all'italiano; e la bassa latinità è una
fonte ricchissima e adattatissima anch'essa alla nostra lingua, ed io posso
dirlo con fondamento per osservazione ed esperienza particolare che ne ho fatto,
e cura che ci ho posto. Quante parole infatti dell'ottima lingua italiana,
appartengono precisamente alla bassa latinità! Nè bisogna discorrere
pregiudicatamente e considerar come barbaro assoluto quello ch'è solo barbaro
relativo. Per esempio
954 l'antica lingua persiana, cioè
prima che fosse inondata da parole arabe per
effetto della conquista della Persia fatta
dai Califi e dagl'immediati successori di Maometto,
*
fu lingua purissima,
{fu scritta purissimamente ebbe gran cura della
purità nella scrittura,} ed ebbe autori Classici non meno stimati {in
Oriente una volta}
*
per la purità della
lingua, di quello che il fosse
Menandro fra i greci.
(ma de' cui scritti la più gran parte è perita).
*
E Firdosi nel suo
Shahnamah, e molti de' suoi
contemporanei, si vantano di usare il pretto Persiano, e di esser
mondi da ogni parola araba o forestiera.
*
(così {che} nel Dizionario di Richardson mancano nove decimi delle parole da essi
usate, per esser questo Dizionario fatto
per la lingua e i dialetti persiani moderni.)
{Articolo del Monthly Magazine nello Spettatore di Milano 15. Ottob. 1816. Quaderno
62. p. 78-79. intitolato Lingua
Persiana. Parte straniera.} Ora
qualunque purissima parola persiana, o di qualunque purissima lingua d'oriente,
antica o moderna, parrebbe a noi, non solo impura, o barbara, ma intollerabile,
{suonerebbe peggio che barbaramente, e ci saprebbe più
che barbara nelle lingue nostre.} Così dunque se le parole della bassa
latinità riescono barbare nel latino, non si debbono stimare nè barbare nè
impure in italiano, il quale deriva dalla bassa latinità più immediatamente che
dalla alta. {+Altrimenti si dovranno stimar barbare tante parole purissime e
italianissime che derivano dalla bassa latinità (e così dico francesi
ec.), e come tali sono registrate ne' Glossari
latinobarbari.}
[2479,2] Molto ragionevolmente s'ammira la ritirata dei
diecimila greci, eseguita per lunghissimo tratto d'un immenso paese nemico, e
impegnato invano ad impedirla; dal core del
2480 regno,
a' suoi ultimi confini. ec. Or che si dovrà dire di una non ritirata, ma
conquista di un regno anch'esso immenso, qual era quello del
Messico, eseguita non da diecimila, ma da mille, o
poco più spagnuoli, e in tanta maggior lontananza dal loro paese, {e questa, di mare, ec.} ec.? Quanto più corre il tempo,
tanto più cresce la differenza ch'è tra uomini e uomini, e la superiorità
degl'inciviliti sui barbari. Non erano così differenti i Persiani dai greci,
benchè differentissimi, nè così inferiori, benchè sommamente inferiori, quanto i
Messicani (benchè non privi nè di leggi, nè di ordini cittadineschi e sociali,
nè di regolato governo, nè anche di scienza politica e militare ridotta a certi
principii) per rispetto degli spagnuoli. E principalmente nelle armi, i Persiani
e i greci non differivano gran cosa, laddove gli spagnuoli dai Messicani
moltissimo. E così rispettivamente nella Tattica. (16. Giugno. Domenica.
1822.).