[193,1] Gran magistero della natura fu quello d'interrompere,
{per modo di dire,} la vita col sonno. Questa
interruzione è quasi una rinnovazione, e il risvegliarsi come un rinascimento.
Infatti anche la giornata ha la sua gioventù ec. v. p. 151. Oltre alla gran varietà che nasce da questi
continui interrompimenti, che fanno di una vita sola come tante vite. E lo
staccare una giornata dall'altra è un sommo rimedio contro la monotonia
dell'esistenza. Nè questa si poteva diversificare e variare maggiormente, che
componendola in
194 gran parte quasi del suo contrario,
cioè di una specie di morte.
[3895,1] Il sonno e tutto quello che induce il sonno, {ec.} è per se stesso piacevole, secondo la mia teoria del piacere ec pp.
172-73. Non c'è maggior piacere (nè maggior felicità) nella vita, che
il non sentirla. (20. Nov. 1823.).
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