26. Dic. 1820.
[458,1] Quanta parte abbia nell'uomo il timore più della
speranza si deduce anche da questo, che la {stessa}
speranza è madre di timore, tanto che gli animi meno inclinati a temere, e più
forti, sono resi timidi dalla speranza, massime s'ella è notabile. E l'uomo non
può quasi sperare senza temere, e tanto più quanto la speranza è maggiore. Chi
spera teme, e il disperato non teme nulla. Ma viceversa la speranza non
459 deriva dal timore, {+benchè chi teme speri sempre
che il soggetto del suo timore non si verifichi.}
(26. Dic. 1820.). {{Osservate che la passione
direttamente opposta al timore, è la speranza. E nondimeno ella non può
sussistere senza produrre il suo contrario.}}