17. Luglio 1821.
[1338,3] Gli Ebrei pongono o suppongono uno sceva semplice
(cioè una e muta che non fa sillaba) espresso o
sottinteso sotto, cioè dopo, tutte le consonanti che non hanno altra vocale,
{sia nel principio, nel mezzo o nel fine delle
voci.} Ragionevolmente perchè i nostri organi cadono naturalmente in
una leggerissima e, non solo pronunziando una consonante isolata, o una parola
terminata per consonante, e non seguita
1339 subito da
parola cominciante per vocale, ec. ma anche nel pronunziare due o più consonanti
di seguito in una stessa parola, come travaglio ec.
quella o quelle consonanti che non hanno altra vocale, s'appoggiano
insensibilmente in una e tenuissima; e non possono mai nudamente e puramente
addossarsi alla consonante che segue. Eccetto quando quelle due o più consonanti
fanno un tal suono che benchè rappresentato con più caratteri, è però
effettivamente uno solo, ed equivale ad una sola lettera; {+(lettera non rappresentata nell'alfabeto distintamente;
e ve ne sono parecchie; del che v. gli altri pensieri sulla ricchezza
dell'alfabeto naturale pronunziato)} come le consonanti doppie (tutto), come nella suddetta
voce travaglio, le consonanti g ed l ec. Non così nell'x benchè rappresentato con un solo carattere. ec.
(17. Luglio 1821.).