Immaginazione forte, e Immaginazione feconda.
Strong imagination and Fertile imagination.
152,2 211,3[152,2] Altro è la forza altro la fecondità dell'immaginazione
e l'una può stare senza l'altra. Forte era l'immaginazione di Omero e di Dante, feconda quella di Ovidio e dell'Ariosto. Cosa
che bisogna ben distinguere quando si sente lodare un poeta o chicchessia per
l'immaginazione. Quella facilmente rende l'uomo infelice per la profondità delle
sensazioni, questa al contrario lo rallegra colla varietà e colla facilità di
fermarsi sopra tutti gli oggetti e di abbandonarli, {e
conseguentemente colla copia delle distrazioni.} E ne seguono
diversissimi caratteri. Il primo grave, passionato, ordinariamente (ai nostri
tempi) malinconico, profondo nel sentimento e nelle passioni, e tutto proprio a
soffrir grandemente della vita. L'altro scherzevole, {leggiero,} vagabondo, incostante nell'amore, bello spirito, incapace
di forti e durevoli passioni e dolori d'animo, facile a consolarsi anche nelle
più grandi sventure ec. Riconoscete in questi due caratteri i verissimi ritratti
di Dante e di Ovidio, e vedete come la differenza della loro poesia
153 corrisponda appuntino alla differenza della
vita. Osservate ancora in che diverso modo Dante ed Ovidio sentissero e
portassero il loro esilio. Così una stessa facoltà dell'animo umano è madre di
effetti contrarii, secondo le sue qualità che quasi la distinguono in due
facoltà diverse. L'immaginazione profonda non credo che sia molto adattata al
coraggio, rappresentando al vivo il pericolo, il dolore, ec. e tanto più al vivo
della riflessione, quanto questa racconta e quella dipinge. E io credo che
l'immaginazione degli uomini valorosi (che non debbono esserne privi, perchè
l'entusiasmo è sempre compagno dell'immaginazione e deriva da lei) appartenga
più all'altro genere. (5. Luglio. 1820.).
[211,3] A proposito di quello che ho detto p. 152. pens. ult. notate che
l'immaginazione dei fanciulli ha ordinariamente tutte due queste qualità, ma
l'una, cioè la fecondità, in maggior grado. E perciò come sono facili a fissarsi
in un'idea, così anche a distrarsi, nel mezzo di un discorso, dello studio, di
qualsivoglia occupazione onde si suol dire che i fanciulli non sono buoni allo
studio {non solo pel poco intelletto, ma} perchè son
pieni di distrazioni.
212 Giacchè la loro fantasia ha
gran facilità di staccarsi subito da un oggetto per attaccarsi a un altro.
Eccetto alcuni fanciulli d'immaginazione destinata a grandi cose, e a fargli
infelici quando saranno maturi, la profondità della quale li fissa fortemente in
questa o in quella idea, ordinariamente paurosa o dolorosa, e li tormenta nella
stessa fanciullezza, com'è accaduto a me. Ed è notabile come questa profondità
della immaginazione li renda gelosissimi del metodo e del consueto, fuor del
quale non trovano pace, spaventandosi dello straordinario, e contando per
disgrazia insopportabile l'aver tralasciato di fare una cosa loro solita ec. Es.
di Pietrino, e
mio. Del resto l'effetto della immaginazione dei fanciulli qual sia, v. p. 172. fine.