Letteratura. I moderni, propriamente non possono averne.
Literature. The moderns cannot properly speaking have any.
1174,2 1253,1 1383,1 2067,1 2906,2 2944,1[1174,2] Ho detto più volte p. 1030
pp.
1039-40 che la letteratura francese è precisamente letteratura
moderna, ed è quanto dire che non è letteratura. Perchè considerando bene
vedremo che i tempi moderni hanno filosofia, dottrina, scienze d'ogni sorta, ma
non hanno propriamente letteratura, e se l'hanno, non è moderna, ma di carattere
antico, ed è quasi un innesto dell'antico sul moderno. L'immaginazione ch'è la
base della letteratura strettamente considerata,
1175
sì poetica come prosaica, non è propria, anzi impropria de' tempi moderni, e se
anche oggi si trova in qualche individuo, non è moderna, perchè non solamente
non deriva dalla natura de' tempi, ma questa l'è sommamente contraria, anzi
nemica e micidiale. E vedete infatti che la letteratura francese, {nata e formata} in tempi moderni, è la meno immaginosa
non solo delle antiche, ma anche di tutte le moderne letterature. E per questo
appunto è letteratura pienamente moderna, cioè falsissima, perchè il predominio
{odierno} della ragione quanto giova alle scienze,
e a tutte le cognizioni del vero e dell'utile (così detto), tanto nuoce alla
letteratura e a tutte le arti del bello e del grande, il cui fondamento, la cui
sorgente e nutrice è la sola natura, bisognosa bensì di un mezzano aiuto della
ragione, ma sommamente schiva del suo predominio che l'uccide, come pur troppo
vediamo nei nostri costumi, e in tutta la nostra vita d'oggidì. (16.
Giugno 1821.).
[1253,1] Da quanto abbiamo detto sulla differenza essenziale
della lingua poetica e letterata dalla scientifica, risulta che la lingua
francese, che nei suoi modi quasi geometrici si accosta alla qualità di quelle
voci che noi chiamiamo termini, e di più, massimamente oggi, abbonda quasi più
di termini, o pressochè termini, che di parole, è di sua natura incapace di vera
poesia, e di veramente bella letteratura: mancando del linguaggio di queste, che
non può non essere sostanzialmente segregato da quello delle scienze. Termini o
quasi termini, chiamo io anche le voci di conversazione, e d'altri tali generi,
di cui la lingua francese, è sì ricca, e che esprimono in qualsivoglia materia,
un'idea nuda, o quasi nuda, secca, precisa, e precisamente. (30. Giugno
1821.).
[1383,1]
1383 Malgrado quanto ho detto pp. 1228-29
p. 1231
p. 1313
pp. 1359-61
dell'insociabilità dell'odierna filosofia colla poesia, gli spiriti veramente
straordinari e sommi i quali si ridono dei precetti, e delle osservazioni, e
quasi dell'impossibile[impossibili], e non
consultano che loro stessi, potranno vincere qualunque ostacolo, ed essere sommi
filosofi moderni poetando perfettamente. Ma questa cosa, come vicina
all'impossibile, non sarà che rarissima e singolare. (24. Luglio
1821.).
[2067,1] Come la lingua così la letteratura francese è
schiava, e la più schiava di quante sono o furono (qualità naturale in una
letteratura d'indole moderna) e nemica o poco adattabile all'originalità, e
quindi alla vera poesia, e quindi anche ella appena può dirsi letteratura,
essendo serva dell'uso e della società, non della sola immaginazione ec. come
dovrebbe. Nè poteva accadere che la lingua fosse schiava e la letteratura no,
siccome non poteva e non può in nessun luogo {o tempo}
accadere viceversa. Dico la letteratura, la quale sola, insieme coi costumi
(parimente schiavi della società, e dell'uniformità in
Francia, e nemici di originalità) segue o accompagna
l'andamento della lingua, e ne ha tutte le qualità; non la filosofia, la quale
non è in questo caso in Francia, nè per se stessa in
verun luogo, poich'ella ha un
2068 tipo e una ragione
indipendente da ogni circostanza, cioè la verità, incapace d'essere influita, e
sempre libera ec. {+Così dico delle
scienze ec.}
(7. Nov. 1821.).
[2906,2] In tutte le lingue tanto gran parte dello stile
appartiene ad essa lingua, che in veruno scrittore l'uno senza l'altra non si
può considerare. La magnificenza, la forza, la nobiltà, l'eleganza, la grazia,
la varietà, {la semplicità, la
naturalezza.} tutte o quasi tutte le qualità dello stile, sono così
legate alle corrispondenti qualità della
2907
{{lingua,}} che nel considerarle in qualsivoglia
scrittura è ben difficile il conoscere e distinguere e determinare quanta e qual
parte di esse (e così delle qualità contrarie) sia propria del solo stile, e
quanta e quale della sola lingua; o vogliamo piuttosto dire, quanta e qual parte
spetti e derivi dai soli sentimenti, e quanta e quale dalle sole parole; giacchè
rigorosamente parlando, l'idea dello stile abbraccia {così} quello che spetta ai sentimenti come ciò che appartiene ai
vocaboli. Ma tanta è la forza e l'autorità delle voci nello stile, che mutate
quelle, o le loro forme, il loro ordine ec. tutte o ciascuna delle predette
qualità si mutano, o si perdono, e lo stile di qualsivoglia autore o scritto,
cangia natura in modo che più non è quello nè si riconosce. {+1. Veggasi la p. 3397-9.}
[2944,1] Gridano che la poesia debba esserci contemporanea,
cioè adoperare il linguaggio e le idee e dipingere i costumi, e fors'anche gli
accidenti de' nostri tempi. Onde condannano l'uso delle antiche finzioni,
opinioni, costumi, avvenimenti. {Puoi vedere la
p. 3152.}
Ma io dico che tutt'altro potrà esser contemporaneo a questo secolo fuorchè la
poesia. Come può il poeta adoperare il linguaggio e seguir le idee e mostrare i
costumi d'una generazione d'uomini per cui la gloria è un fantasma, la libertà
la patria l'amor patrio non esistono, l'amor vero è una
2945 fanciullaggine, e insomma le illusioni son tutte svanite, le
passioni, non solo grandi e nobili e belle, ma tutte le passioni estinte? Come
può, dico, ciò fare, ed esser poeta? Un poeta, una poesia, senza illusioni senza
passioni, sono termini che reggano in logica? Un poeta in quanto poeta può egli
essere egoista e metafisico? e il nostro secolo non è tale caratteristicamente?
come dunque può il poeta essere caratteristicamente contemporaneo in quanto
poeta?
Related Themes
Letteratura. (1827) (6)
Francesi. (1827) (4)
Francese (poesia). (1827) (2)
Carattere, lingua ec. ec. (1827) (2)
Lingue. (pnr) (2)
Romanticismo. (1827) (2)
Non può esserci contemporanea. (1827) (1)
Poesia. (1827) (1)
Memorie della mia vita. (pnr) (1)
Francesi e moderni non hanno stile. (1827) (1)
Civiltà. Incivilimento. (1827) (1)
Antichi. (1827) (1)